lunedì 9 gennaio 2012

Il Maledetto United


Il Maledetto United
Di Michele Floris e Giacomo Zecchino

Anno: 2009
Regia: Tom Hooper
Genere: Biografico, Sportivo
Durata. 97 min

Di originalità nel mondo del calcio ce n’è poca e figure virtuose del mondo del pallone ce ne sono state in ogni epoca. Ecco allora che il film Maledetto United ci fa scoprire per esempio la storia di un Mourinho degli anni ’70, l’inglese Brian Howard Clough (Michael Sheen), che a dirla tutta dello Specialone ha fatto anche di meglio. Per una volta lo United del titolo non si riferisce ai Red Devils di Manchester, ma al Leeds che attualmente è nella memoria di qualcuno per aver sfornato giovani talenti finiti poi in club più rinomati e che se la sguazza nei bassifondi della seconda divisione inglese.
La verità è che quel Leeds negli anni ’70 le suonava alle grandi di Inghilterra e d’Europa, finché un miracolo sportivo di nome Derby County non decise di passare in due anni dalla coda della Second Division alla vittoria della Premier sotto la guida appunto di Brian Clough e del suo vice e amico Peter Taylor (Timothy Spall). Con questa pellicola il regista Tom Hooper (ha diretto Il Discorso del Re tanto per farsi un’idea), ci fa attraversare in una parabola di 5 anni le vicende di quest’uomo mettendone in luce pregi e debolezze, passando per il rapporto con il suo nemico di sempre Don Revie, presidenti e giocatori delle squadre da lui allenate, ma soprattutto con il suo secondo in panchina Peter Taylor. In questo rapporto si svolge la maggior parte dello spessore del film, dove, pur nell’esaltazione di entrambe le personalità (totalmente contrastanti), nessuno dei due all’interno di questa amicizia deve rinunciare a qualcosa di sé. Anzi, da una parte Brian con la sua sfacciataggine e una passione che incendia ciò che tocca e dall’altra ‘lo zio Pit’ con una ponderata visione delle cose e un talento innato per scoprire fenomeni compaiono per tutta la durata del film in ogni loro sfumatura.
Riprese che stupiscono, ritmo sostenuto e divertente, cast di livello e lo spessore di una storia vera e interessante ne fanno una pellicola da non perdere, non solo per chi ama il calcio. Il finale? Non riesci a crederci.

1 commento:

  1. Quando ho aperto il blog mi sembrava nello spirito di questo spazio lasciare i commenti liberi, cosi che tutti possano portare la loro esperienza. Ho deciso quindi di lasciare il commento di Aldo e dopo averlo ringraziato per l'apporto di contenuti significativi che ha lasciato qui sopra, vorrei sfidarlo: perchè secondo te questo film è geniale e bellissimo?

    Aspettiamo la tua risposta!

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