venerdì 30 dicembre 2011

American Gangster

American Gangster
di Filippo Gerosa

Anno: 2007
Genere: Thiller, Drammatico
Regia: Ridley Scott

Siamo abituati a film in cui ci si siede al bancone ed è “Il solito, Joe”. Ebbene degli innumerevoli film sui gangster, questo non è il solito.

La storia del primo vero gangster nero, cresciuto nella Harlem colpita dalle violenze razziste dei bianchi negli anni ’50. Frank Lucas (Danzel Washinton) eredita il controllo sul quartiere alla morte del boss Bumpy, di cui era stato autista, guardia del corpo, sicario, e uomo più fidato. Bumpy è stato maestro di vita ma alla sua morteFrank è costretto a ristabilire l’ordine delle cose in una città di gangster pivelli e poliziotti corrotti.
Alla base del potere c’è l’ordine, solide basi come la famiglia e il rispetto che permetteranno a un anomalo gangster, povero di eccessi, di cambiare l’ordine delle cose.

Frank Lucas è stato capace di esportare grandi quantitativi di eroina dal Vietnam meridionale fino agli Stati Uniti usando aerei militari e soldati corrotti, e di monopolizzare la vendita della sua “Blue Magic” in tutta New York.
Frank non è stato il solito, neanche nella sua caduta.
Dall’altra sponda un poliziotto pulito ma criminale nell’etica, divorziato, con losche amicizie d’infanzia, nello svolgersi delle cose decide di non essere scontato, ostacolato da nemici anche dentro le istituzioni.

American Gangster non è il solito film da soli uomini, da malati di mafia, un film, ma soprattutto una storia, intelligente. E tra l’altro, anche vera.

E poi c’è Danzel Washinton, eppure non il solito servito al bancone. 

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